Come navigare l’incertezza

Settembre 5, 2022

Strategie e considerazioni su come essere imprenditori resilienti

A volte mi chiedo come gli storici definiranno il periodo successivo al 2008 e, più nello specifico, tutti gli avvenimenti dal 2020 fino ai prossimi anni. Mi sentirei, con tutta l’umiltà e la consapevolezza possibili, di suggerire la parola incertezza perché è di sicuro la sensazione più comune che vivono tutti gli imprenditori con cui collaboro, o con cui mi confronto. Se è vero che da un lato non c’è modo di controllare la maggior parte degli eventi che la provocano, dall’altra ci sono una serie di azioni e contromosse che ci aiutano ad affrontarla senza renderla un rischio eccessivo per il proprio business

Cominciamo con i consigli più utili indicati e sposati da consulenti e psicologi per navigare l’incertezza, non sono trucchi universali sia chiaro, ma spunti che si adattano a molti tipi di personalità e di attitudine. 

Ecco quelli che nella mia esperienza sono stati d’aiuto con gli imprenditori con cui lavoro: 

  • Scrivere una lista delle cose che effettivamente possiamo controllare: l’incertezza è un propulsore di ansia non sempre positiva e ciò talvolta ingigantisce anche problematiche secondarie perchè ci si sente sopraffatti dal carico di situazioni da gestire. Per ridurre questo senso di soffocamento è utile scrivere una lista di ciò che ci preoccupa e scomporla in ciò che possiamo e non possiamo controllare. L’idea è quella di alleggerire la mente liberandola da problemi superflui e focalizzarci sul definire strategie per contenere i rischi legati alla volatilità delle situazioni che stiamo vivendo. 
  • Lo scenario peggiore non è una cosa certa: questa è una delle azioni più difficili da intraprendere per mia esperienza, ma è una delle più utili, per riuscire sia a gestire che a chiudere in compartimenti stagni ansie e angosce che riguardano situazioni che non sappiamo nemmeno se si verificheranno mai. Non si tratta sia chiaro di nascondere la testa sotto la sabbia, ma di prevedere una eventuale strategia di gestione o di uscita dallo scenario possibile e archiviarla senza permetterle di succhiare eccessiva energia che deve essere concentrata su altre attività. 
  • Creare piani per scenari multipli: lo confesso: questo è uno dei miei strumenti preferiti. Infatti, prepararsi al piano A,B,C,D ecc ecc da ad ogni imprenditore la sensazione di essere più al sicuro, di non essere solo e che in un modo o nell’altro ci sarà una soluzione a qualsiasi problema si porrà. 
  • Prendersi cura di se stessi: sia la salute fisica che quella mentale devono diventare una priorità in un momento di incertezza. Non si tratta di performare anche fisicamente, altrimenti ci si ritroverebbe in una situazione ancora più stressante di quella di partenza.  Il tema è individuare ciò che rilassa e rimette in equilibrio. Per alcuni è la corsa, per altri una passeggiata o il parapendio: il tema è che non si tratta dell’attività migliore in senso assoluto, ma di quei 30 minuti minimi al giorno in cui fare qualcosa solo per il piacere di farla. Una persona serena è un imprenditore migliore. 
  • Cambiate le regole del gioco: questa tecnica richiede una buona conoscenza di sé e una resistenza mentale sul lungo tempo, ma è ottimale per allenarsi e vincere i momenti di incertezza. Si tratta di bypassare il classico modo di concepire il business come un gioco in cui si vince o si perde e dunque dai risultati finiti, ma superarlo per arrivare a quello del gioco infinito. In questo modo l’incertezza diventa parte del gioco stesso e crea una forma di ansia positiva che spinge a evolversi costantemente.  
  • Trovate qualcuno con cui parlare: last but not least non cedere alla pressioni di performance che spingono a non chiedere aiuto per dimostrare di essere sempre all’altezza. Confrontatevi, individuate una figura professionale o meno con cui allentare la pressione e aprire un canale di confronto. Saper affrontare le proprie fragilità comporta anche saper affrontare con più stamina l’incertezza. 

L’imprevedibilità implica cambi di rotta all’interno delle strategie di business di un’azienda e sono la chiave per rispondere in modo tempestivo alle necessità di mercato. Tutto ciò che ha comportato la diffusione della pandemia a Marzo 2020 è un esempio di come le aziende abbiano dovuto agire tempestivamente rispetto ad un periodo di incertezza la cui durata e tendenze erano impossibili da stimare. Chi è riuscito ad essere più elastico e a riorganizzare il flusso di lavoro in modo digitale, oppure potenziare i canali di vendita online ha avuto un vantaggio non indifferente rispetto ai propri competitor. Eppure i cambi di rotta non sono spesso così chiari e comuni, ma riguardano dinamiche più sottili e cambiamenti delle regole del gioco più lunghe nel tempo. Individuare questi segnali è fondamentale, come lo è saper comunicare il cambio di rotta in modo efficace ai propri stakeholder. 

Le persone sono avverse al cambiamento, ma sono fedeli ai propri valori e alle proprie convinzioni. Per questo è importante far percepire che non è il “perchè” di una azienda che sta cambiando, ma solo il modo di fare alcune cose. 

Ipotizziamo che un ristorante passi dal prendere ordini telefonici per le consegne a domicilio, al creare un ecommerce online. Chi è abituato a ordinare la propria pizza in quel modo da anni si sentirà spaesato inizialmente e potrebbe essere tentato di cambiare ristorante di fiducia, ma questo è tanto meno probabile quanto più gli sarà comunicato per tempo e il motivo di tale cambiamento, magari cercando anche uno sconto ad hoc per la fedeltà accumulata negli anni. Anche di fronte a periodi di incertezza profonda ciò che un business non deve mai abbandonare è la coerenza rispetto al proprio dna e al suo know-how. 

L’imprevedibilità può richiedere di cambiare il come, ma non il perché. 

© DichotomicLab. All rights reserved.